[giovedì 4/5/17] > incontro con Marco Maria Zanin

Fare Facendo. E’ un percorso di osservazione, di esperienza – o meglio come direbbero in sud America, di vivencia – ma forse soprattutto di ascolto profondo, da raffinare poi con lo studio, da sperimentare in laboratorio, cercando di non condurre mai il processo più di quanto il processo deve condurre noi. Prima di restituire al mondo quell’oggetto tagliente che vogliamo generi uno spostamento, ovvero, prima di produrre qualsiasi risultato, è necessario lasciare spazio a una serie di interessantissimi fenomeni che non sappiamo dove ci porteranno, ma forse possono portarci nel posto più giusto in cui potremmo arrivare.



Marco Maria Zanin nasce a Padova nell’ottobre 1983.
Si laurea prima in Lettere e Filosofia e poi in Relazioni Internazionali, ottenendo un master in psicologia. Sviluppa contemporaneamente l’attività artistica, e compie numerosi viaggi e soggiorni in diverse parti del mondo, mettendo in pratica quell’esercizio di ‘dislocamento’ fondamentale per l’analisi critica dei contesti sociali, e per alimentare la sua ricerca tesa a individuare gli spazi comuni della comunità umana.
Mito e archetipo come matrici sommerse dei comportamenti contemporanei sono il centro della sua indagine, che si snoda sull’osservazione della relazione tra l’uomo, il territorio e il tempo.
Sceglie come strumento privilegiato la fotografia, che è spesso usata mescolando tecniche diverse e superando i confini di altre discipline artistiche.
Vive e lavora tra Padova e San Paolo del Brasile.

marcomariazanin.com