[dal 3/3/17] > 1% PRIVILEGE IN A TIME OF GLOBAL INEQUALITY

Abbiamo l’onore di ospitare per la prima volta nel nord Italia questo interessante lavoro di Myles Little, Senior Photo Editor della rivista TIME. L’autore raccoglie nella mostra, che è anche un libro, quaranta immagini la cui tematica è incentrata sulle diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza nel mondo, un tema mai così attuale come al giorno d’oggi.
Le fotografie in mostra, parlano di privilegi nell’istruzione, nel tempo libero, nella sanità, ma anche del conflitto di classe o di concetti più astratti che richiamano, ad esempio, “la natura effimera della ricchezza”.

Riportiamo di seguito la traduzione del testo originale tratto dal sito ufficiale del progetto onepercentshow.com.

La storia della disuguaglianza è impossibile da ignorare al giorno d’oggi. Il tragitto che percorro la mattina attraverso Manhattan per andare al lavoro mi permette di osservare sia la povertà più spaventosa che la più sontuosa ricchezza. Tutti, dagli uomini d’affari miliardari al Papa, si sono espressi contro questi preoccupanti sviluppi.

Mentre pensiamo di comprendere la ricchezza tramite televisioni e giornali, ciò che vediamo è solo una goccia nell’oceano. Nel 2014 l’atleta più pagato al mondo, Floyd Mayweather, ha guadagnato 105 milioni di dollari. Lo stesso anno Kenneth Griffin, il gestore di fondi speculativi più pagato al mondo, ha portato a casa 1 miliardo e trecento milioni di dollari. Eppure Mayweather è famoso in tutto il mondo mentre Griffin è totalmente sconosciuto. Mentre pensiamo di capire la diseguaglianza, in realtà non abbiamo assolutamete idea di quanta essa sia. La Harvard Business School ha chiesto agli americani quanto pensassero che i maggiori amministratori delegati guadagnassero rispetto ai lavoratori ordinari. La media ha risposto che secondo loro il rapporto era di 30 ad 1. La realtà? È oltre 350 ad 1.

La storia della fotografia di denuncia della povertà è lunga, come le foto di Jacob Riis che ritraggono i bassifondi di New York del 19º secolo o le foto dei bambini senzatetto di Seattle firmate da Mary Ellen Mark. Tuttavia, i decenni più recenti hanno condotto all’esplosione di una fotografia forte, che mette in discussione i privilegi. Basta considerare, ad esempio, “Rich and Poor” di Jim Goldberg, scattato a San Francisco oppure “Kids + Money” di Lauren Greenfield ambientato a Los Angeles.

Nel curare 1%: Privilege in a Time of Global Inequality ho provato a raccogliere immagini che esaminano la ricchezza a livello globale ed in modi differenti. Un punto di riferimento che avevo per il mio progetto era la mostra del 1955 “The Family of Man” di Edward Steichen. Allestita durante il periodo ottimistico del dopoguerra, raccoglieva oltre 500 foto documentarie di persone molto diverse tra loro provenienti da ogni parte del mondo, raggruppate in temi comuni come la famiglia, la religione e il lavoro. Per usare le parole dello stesso Steichen, il progetto supportava l’unità essenziale del genere umano. Ma, man mano che la diseguaglianza raggiunge livelli storici, trovo questa tesi sempre meno praticabile. Basta considerare. ad esempio che i sei eredi del patrimonio Walmart posseggono più del 42% degli americani più poveri messi insieme. Desideravo rispondere al progetto di Steichen, raccogliendo immagini su temi simili ma scattate nel regno della ricchezza. Mentre “The Family of Man” era una raccolta tentacolare, varia e democratica di immagini di fotografi conosciuti e sconosciuti, io ho usato un approccio differente che si addiceva allo spirito esclusivo del mio argomento. Ho selezionato un piccolo numero di fotografie di medio formato, raffinate e ben congegnate, fatte da alcuni dei migliori fotografi di oggi. Volevo prendere in prestito il linguaggio del privilegio ed usarlo per osservare e criticare il privilegio stesso.

Alcune delle immagini tracciano dei punti nel mondo del benessere come l’istruzione, il tempo libero e la sanità (evitando i cliché come le pellicce ed i jet privati). Altre immagini si collocano fuori dal mondo dell’1% guardando dentro di esso. Per esempio, una delle foto di Nina Berman mostra una folla di persone piene di speranza che frequentano una chiesa nel sud dell’America dove si insegna che Gesù ci vuole ricchi. Alcune immagini contengono un conflitto di classe come quella di Guillame Bonn che ritrae cameriere in una ricca casa del Kenya. Altre immagini sono più astratte, come la foto di Sasha Bezzubov che ritrae una nuvola di polvere dorata su una strada sterrata in Gabon, che per me evoca la natura effimera della ricchezza.

Nel marzo 2015 l’investitore miliardario Paul Tudor Jones II ha pubblicamente dichiarato che il divario di benessere non può persistere e non persisterà… Sarà colmato. La storia lo fa sempre, tipicamente in tre modi: o attraverso la rivoluzione, o attraverso tasse più alte, oppure attraverso le guerre.

Dunque, come andrà a finire?

Spero che questo progetto aiuti a stimolare la conversazione su questo tema.

A street preacher in New York appeals to Wall Street to repent. 2011
Christopher AndersonÑMagnum Photos
Cheshire, Ohio. 2009
Daniel Shea
Dust #6723, from the series Republic of Dust. 2012
Sasha Bezzubov
Hollywood, California. 2007
Jesse Chehak
A twenty-five-year-old British man in London undergoes surgery to reduce the size of his nose. 2011
Zed Nelson
Maids prepare a room for a guest in a wealthy Kenyan household. 2011
Guillaume Bonn
The Highline: Above 34th Street Eastward. 2004
Jesse Chehak
Shanghai Falling (Fuxing Lu Demolition). 2002
Greg Girard
Untitled #IV, Mine Security, North Mara Gold Mine, Tanzania. 2011
David Chancellor – kiosk

 

A man floats in the 57th-floor swimming pool of the Marina Bay Sands Hotel, with the skyline of the Singapore financial district behind him. 2013
Paolo Woods & Gabriele Galimberti – INSTITUTE

1% PRIVILEGE IN A TIME OF GLOBAL INEQUALITY
Dal 3 marzo al 3 luglio 2017
Aperto dal lunedì al sabato 15:00-19:00 (è gradita la prenotazione) | ingresso libero
Inaugurazione 3 marzo ore 18.00

Spazio Cartabianca
Via Giorgione, 24
35020 – Albignasego (PD)
info@spaziocartabianca.it


ESPORRANNO
Christopher Anderson / Nina Berman / Sasha Bezzubov / Peter Bialobrzeski / Guillaume Bonn / Jörg Brüggemann / Philippe Chancel / David Chancellor / Jesse Chehak / Kevin Cooley / Mitch Epstein / Floto+Warner / Gabriele Galimberti / Greg Girard / Jacqueline Hassink / Guillaume Herbaut / Shane Lavalette / David Leventi / Michael Light / Alex Majoli / Yves Marchand / Laura McPhee / Virginia Beahan / Andrew Moore / Zed Nelson / Simon Norfolk / Mike Osborne / Matthew Pillsbury / Ben Quinton / Daniel Shea / Anna Skladmann / Juliana Sohn / Alec Soth / Mikhael Subotzky / Brian Ulrich / Eirini Vourloumis / Henk Wildschut / Michael Wolf / Paolo Woods

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